Vai al contenuto

Frescobaldi Gerolamo

CANZONI ALLA FRANCESE IN PARTITURA

Libro IV

a cura di Étienne Darbellay

FIORI MUSICALI (Opere complete - vol. II)

a cura di Luigi Ferdinando Tagliavini
Con la collaborazione di Étienne Darbellay e Christine Jeanneret

di diverse composizioni
Toccate, Kyrie, Canzoni, Capricci e Recercari
in partitura a quattro (1635)


Il dodicesimo volume delle Opere complete di Girolamo Frescobaldi contiene l'opus XII, iFiori musicali, silloge di esclusiva destinazione organistica che il maestro ferrarese pubblicava a Venezia nel 1635 col dichiarato intento di "giovare agli studiosi della professione musicale". Come nei precedenti volumi della presente edizione dedicati a musica per tastiera che Frescobaldi ha voluto dare alle stampe in partitura - le Fantasie, iRicercari e i Capricci - anche in questo si è voluta adottare una doppia veste: la partitura a quattro voci, conforme all'originale, e un "intavolatura" su due righi; la prima per un dovere di fedeltà, oltre che per rispettare il preciso intento del compositore che nel saper leggere la partitura vedeva la pietra di paragone per distinguere "il vero oro delle virtuose azioni dall'ignoranza", la seconda per facilitare il compito all'esecutore. Vengono così simultaneamente adempiute le esigenze di un'edizione critica e quelle di un'edizione "pratica". La fedeltà all'edizione del 1635 non esime dalla segnalazione e correzione di errori, come pure dall'integrazione di lacune (omissioni di accidenti, archi di legature, ornamenti), sempre compiute evidenziando graficamente la differenza tra testo originale e testo integrato. Il fatto che dei Fiori Musicali sia apparsa un'unica edizione sembrerebbe facilitare il compito dei curatori. In realtà non è così. Dato che procedimenti usati dallo stampatore per una nuova inchiostratura e una nuova tiratura hanno provocato spostamenti, cadute o alterazioni di caratteri tipografici, si riscontrano differenze tra i vari esemplari. Si sono dunque dovuti passare al vaglio tutti i quindici esemplari oggi noti. Per accedere a queste fonti, conservate in biblioteche europee e degli Stati Uniti, è stato importante il contributo della prof. Mariateresa Dellaborra e del prof. Piero Gargiulo. Alla prima si deve pure l'impegnativo lavoro di revisione redazionale.

(Luigi Ferdinando Tagliavini)

DUE MESSE

a otto voci e basso continuo
A cura di O. Mischiati e L.F. Tagliavini

IL PRIMO LIBRO DI TOCCATE

d'intavolatura di cembalo e organo
A cura di E. Darbellay

Il "Primo libro di Toccate" ha avuto la sua prima edizione nel 1615 e porta come titolo: "Toccate e Partite d' Intavolatura di cimbalo di Girolamo Frescobaldi organista di S. Pietro di Roma….Libro primo, In Roma da Nicolò Borboni, 1615".



Nell'arco di 22 anni (1615-1637) questo primo libro fu pubblicato ben 5 volte, subendo importanti modificazioni. Il volume presenta, oltre alle 12 Toccate, le 14 Partite sopra l'aria di Romanesca, le 11 Partite sopra l'aria di Monica, le 12 Partite sopra l'aria di Ruggiero, le 6 Partite sopra l'aria di Follia e 4 Correnti.

IL SECONDO LIBRO DI TOCCATE

d'intavolatura di cembalo e organo
A cura di E. Darbellay

Il "Secondo libro di Toccate" ebbe la sua prima edizione nel 1627 e porta come titolo "Il secondo libro di Toccate Canzone Versi d'hinni Magnificat Gagliarde Correnti et altre Partite d'intavolatura di cimbalo et organo di Girolamo Frescobaldi organista in S. Pietro di Roma" ed è dedicato a Mons. Luigi Gallo Vescovo di Ancona Nunzio di Savoia.

 


Privo di prefazione o avvertimenti al lettore, questo volume contiene in compenso il superbo ritratto di Frescobaldi (il solo conosciuto e più volte riprodotto) eseguito nel 1619 da Jan Saillant miniaturista monaco e disegnatore, e inciso da Christian Sas.
Il II volume fu ripubblicato nel 1637 e si differenzia dall'edizione del 1627 per la mancanza delle Partite sopra Ciaccona e sopra Passacagli.
Il volume comprende 11 Toccate, 6 Canzoni, 4 Inni, 3 Magnificat, 2 Arie, 5 Gagliarde, 6 Correnti, 2 Partite, e l'intavolatura diminuita di Arcadelt "Ancidetemi pur, grievi martiri".

IL PRIMO LIBRO DI CAPRICCI

fatti sopra diversi sogetti ed arie, 1624 
A cura di E. Darbellay

IL PRIMO LIBRO DELLE FANTASIE A QUATTRO

A cura di Alda Bellasich

IL PRIMO LIBRO DEI MADRIGALI A CINQUE VOCI (1608)

con un' appendice di madrigali coevi 
A cura di L. Bianconi e M. Privitera

Nel 1608 Frescobaldi, allora venticinquenne, pubblica ad Anversa presso l'editore Pierre Phalèse "Il primo libro de Madrigali" e presso l'erede di Simon Tini e Filippo Lomazzo a Milano "Il primo libro delle Fantasie a quattro".



Questi due libri vengono definiti da Frescobaldi "mie prime fatiche" e rimarranno senza ristampa o rimaneggiamenti posteriori.
Essi hanno quindi il carattere di "opera prima", di pubblica dimostrazione di salda professionalità e di talento.
"Il Primo libro de Madrigali" è dedicato a Guido Bentivoglio, Arcivescovo di Rodi.
Per un compositore che nell'ambito strumentale darà dimostrazione del suo genio, questo libro di Madrigali può essere considerato come un'"opera zero", cioè una produzione isolata che certifica la conclusione di un precedente apprendistato.

ARIE MUSICALI

Libro I e II
A cura di C. Gallico e S. Patuzzi

Girolamo Frescobaldi pubblicò i primi canti profani nel 1621 e 1622 e sono le Arie "O bell'occhi, che guerrieri" e "Alla gloria, alli honori" per sola voce; e "Era l'anima mia" a due voci. Queste composizioni figurano, come era prassi dell'epoca, in raccolte di brani di più autori.


Nel 1628 Frescobaldi si trasferisce da Roma a Firenze quale "organista del Serenissimo Gran Duca di Toscana" come si qualifica egli stesso. E' durante la sua permanenza di cinque anni a Firenze che Frescobaldi pubblica nel 1630, dietro sollecitazioni varie, due collane di Arie che vengono da noi presentate in questo unico volume.
Le due raccolte sono dedicate la prima al Serenissimo Ferdinando II Gran Duca di Toscana Serenissimo Signore, la seconda all'Illustrissimo Signore e patron mio Colendissimo Marchese Roberto Obizi Cavallerizzo Maggiore del Serenissimo Gran Duca di Toscana.
Oltre alle 43 Arie che fanno parte delle due serie, nel volume da noi pubblicato figurano anche 3 brani sparsi, a cui si fa cenno all'inizio di questa presentazione.

IL PRIMO LIBRO DELLE CANZONI A UNA, DUE, TRE E QUATTRO VOCI

per sonare con ogni sorte di stromenti, con il basso continuo (1608)
A cura di E. Darbellay

Appartiene alla maturità del compositore "Il primo libro delle Canzoni a una, due, tre e quattro voci", ora in nuova edizione critica integrale.
Étienne Darbellay ha curato la nuova importante impresa editoriale della Suvini Zerboni, dedicata a Girolamo Frescobaldi: Il primo libro delle Canzoni a una, due, tre e quattro voci, nelle edizioni di Roma 1628 e Venezia 1635, con l'aggiunta delle tre canzoni pubblicate nella raccolta Raverij del 1608 (2 voll., Milano, Edizioni Suvini Zerboni, 2002).


Il lavoro rientra nel quadro della pubblicazione delle opere complete di Frescobaldi, di cui costituisce l'VIII volume, mentre è il XXII dei Monumenti Musicali Italiani. Darbellay così presenta la nuova edizione critica: "Le Canzoni del 1628 e 1635 costituiscono la prima raccolta strumentale che il prestigioso maestro della tastiera Girolamo Frescobaldi non abbia dedicato al proprio strumento. Prodotto della maturità - egli ha allora 45 anni - questo lavoro di ampiezza senza eguali per l'epoca costituisce il vertice incontestato di un'antica tradizione, quella della canzona, che domina lo sviluppo della musica strumentale, e anche il prototipo di quello che incomincia ad apparire sotto il nome di sonata. Anche se qualche pezzo mostra una provenienza occasionalmente eterogenea, il piano del'opera attesta con chiarezza un'intenzione dimostrativa da situare allo stesso livello degli opera omogenei anteriori. Piuttosto che come un assemblaggio fortuito, queste canzoni si presentano come un manifesto dello stile concertante moderno: la progressione secondo il numero delle voci, dai pezzi a voce sola su basso continuo agli ensembles francamente polifonici, è l'occasione di abbracciare quella varietà di stili così cara al maestro ferrarese, dal brillante stile concertato virtuosistico dei primi pezzi fino alla concentrazione polifonica più vicina ai Capricci che caratterizza gli ultimi. Ma l'unicità del contenuto, con l'eccezione enigmatica degli ultimi tre brani dell'edizione Masotti, raggiunge quella delle Fantasie del 1607 o dei Capricci del 1624. Nonostante quest'aspetto, l'opera è comunque perfettamente misteriosa: due edizioni quasi simultanee a Roma nel 1628, quando Frescobaldi si apprestava a partire per Firenze, seguite da una nuova edizione a Venezia dopo il suo ritorno da Firenze, probabilmente nel 1635, a qualche mese dalla comparsa dei Fiori. Questa nuova edizione è anch'essa misteriosa: tutto la qualifica non come una riedizione, ma verosimilmente come un "Secondo Libro" abortito. Ecco la complessa trama storica che è servita come filo conduttore e principio organizzatore della nuova prima edizione integrale offerta oggi ai fedeli ammiratori del grande Frescobaldi: i due volumi raggruppano tutte le Canzoni strumentali (comprese le tre che Frescobaldi aveva pubblicato nell'antologia di Raverij nel 1608) secondo un principio dettato dai risultati dell'inchiesta sulla loro genesi. Questa presentazione permette un confronto estremamente illuminante sulle differenti versioni di brani di cui si potrà così seguire in qualche modo la genesi, dai semplici piccoli emendamenti a una ricomposizione completa. I principi filologici molto stretti che sono stati seguiti, implicanti il prendere in considerazione tutti gli esemplari esistenti per ciascuna edizione, non interferiscono comunque con la leggibilità e l'accessibilità del contenuto per un musicista moderno non specialista: i testi introduttivi contengono tutte le informazioni necessarie. Questa lunga ricerca, i risultati della quale formano il cuore dell'edizione, ha permesso di illuminare molti elementi inediti tanto sulle tecniche tipografiche dell'epoca che sulle prassi esecutive: vi si trovano per la prima volta, ad esempio, dei pezzi a molti strumenti armonici concertanti simultaneamente, come due o tre clavicembali, annotati come diversi bassi numerati correlati fra loro".

OPERE MANOSCRITTE PER TASTIERA, AUTENTICHE E DI DUBBIA ATTRIBUZIONE

 

Il volume costituisce l’ultimo numero della collana Monumenti Musicali Italiani dedicata a Frescobaldi e pubblicata in collaborazione con la Società italiana di Musicologia. Riunisce l’eredità manoscritta del compositore, centrata principalmente sulla musica per tastiera e opere strumentali o vocali inedite, brani autentici o di dubbia attribuzione.


 La ricognizione sistematica in archivi pubblici e privati e la meticolosa indagine filologica hanno consentito di presentare per la prima volta pagine frescobaldiane senza concordanza o con concordanze parziali, sconosciute o non pubblicate, o versioni autentiche, ma diverse da quelle già note. L’opera si compone di tre volumi: uno di Testi introduttivi, suddivisi in sette capitoli e in numerosi paragrafi e sottoparagrafi, corredati di un vastissimo apparato di note esplicative, di numerose tabelle e riproduzioni alle quali seguono gli apparati critici; e due volumi di Musiche per un totale di ca. 500 pagine nel consueto formato oblungo, agevole per gli esecutori.

Al volume di Testi è allegato un CD contenente i testi in francese (integrali) e in inglese (Prefazioni). L’opera consta di oltre 1000 pagine comprensive di tre corposi indici (forme/generi; brani citati sia nell’apparato che nelle musiche) e numerose illustrazioni in facsimile.