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QUARTETTO IN MI MINORE per flauto e archi

Saverio Mercadante
Edizione critica di Mariateresa Dellaborra

Questo sconosciuto quartetto, che non dichiara apertamente la sua destinazione al flauto ma che per la scrittura idiomatica senza dubbio gli è riservato, offre una visione assolutamente inedita di Mercadante che abbandona per la prima volta la scrittura brillant, palesata nei precedenti cinque quartetti, e avvicina quella concertant ponendosi in linea con le tendenze europee coeve.

Il cambiamento di stile e la visione più articolata della composizione potrebbero corrispondere a un avanzamento negli studi conservatoriali e segnare il suo passaggio (1816) dai corsi inferiori a quelli avanzati, frequentati nella classe di Nicola Zingarelli. Molteplici motivi di interesse pertanto invitano ad avvicinare la composizione che allinea quattro movimenti (Grave assai – Allegro; Minuetto; Largo; Rondo. Agitato) in cui i momenti contrappuntistici si alternano ai consueti passaggi virtuosistici del flauto che nell’ultimo tempo occhieggia a Rossini.